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POS obbligatorio: regole, costi e sanzioni

lentepubblica.it • 14 Dicembre 2017

POS obbligatoriPOS obbligatorio: ecco cosa prevede una norma contenuta nella Legge di Bilancio 2018, attualmente in esame in Camera e Senato, con l’obiettivo di incentivare l’uso della moneta elettronica per ridurre l’evasione fiscale.


Il Pos è obbligatorio e presto arriveranno anche le sanzioni per chi non si adegua. Più che le sanzioni, tuttavia, a destare maggiore allarme sono i costi. L’obbligo di POS potrebbe scattare per tutti i commercianti e artigiani che effettuano la vendita di prodotti, così come per quei professionisti che operano a diretto contatto al pubblico, a partire dal 1° gennaio prossimo.

 

Negozianti, artigiani ed esercenti commerciali sono – oramai da tempo – sul piede di guerra e si sono duramente schierati contro la nuova linea governativa. Ciò in quanto il pagamento con il bancomat porta con sé diverse spese e commissioni che favoriranno le banche a discapito delle piccole e medie imprese italiane.

 

Secondo la denuncia della CGIA Mestre, si stabilisce che alle banche, per i pagamenti inferiori ai 5 euro, dovrà essere applicata, da parte degli istituti emittenti le carte, una commissione inferiore. Di conseguenza viene data la possibilità ai gestori dei servizi di pagamento di calcolare la soglia dello 0,2 per cento, non alla singola operazione, ma al valore medio annuo di tutte le transazioni.

 

In altre parole se per i piccoli importi è presumibile che le commissioni interbancarie applicate alle banche saranno inferiori allo 0,2 per cento, per quelli più elevati molto probabilmente saranno maggiori. Tuttavia il Governo, al di la delle affermazioni di principio, non ha stabilito i costi di commissione tra le banche e gli operatori economici (artigiani e commercianti).

 

Per quanto riguarda le sanzioni, invece, si parte da una multa di cinquecento euro, nel caso in cui si accerti che il commerciante o il professionista non si sia dotato del Pos. In seguito al pagamento della multa, c’è un termine di trenta giorni per acquistare il macchinario, mettendosi così in regola, e di sessanta giorni per comunicare alla Guardia di Finanza l’avvenuta installazione del Pos.

 

Prevista una seconda e più salata multa pari a mille euro, nell’eventualità in cui il commerciante o il professionista non dovesse svolgere le incombenze appena indicate, con un altro mese di tempo per acquistare il dispositivo e mettersi in regola. Infine, avviene la sospensione dell’attività commerciale o professionale fino all’installazione del dispositivo, qualora anche questo secondo avvertimento rimanesse inosservato.

 

 

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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16 Settembre 2020 16:14

[…] di Imposta per commissioni sostenute sui POS dagli Esercenti. A partire dal primo luglio scorso è stato riconosciuto un credito d’imposta […]